Viaggiare con i bambini può essere un’esperienza meravigliosa, ma può anche essere impegnativa, soprattutto se si affronta un viaggio a lungo raggio che comporta un cambio di fuso orario. Il jet lag può colpire sia adulti che bambini, ma per i più piccoli può essere particolarmente difficile da gestire.
Fortunatamente, ci sono modi per alleviare i sintomi e rendere il viaggio il più piacevole possibile. In questo articolo, esploreremo i migliori consigli per affrontare il jet lag nei bambini, in modo che tu e la tua famiglia possiate godervi al meglio la vostra avventura.
Jet lag bambini: quali sintomi può causare?
Il jet lag può avere un forte impatto sui bambini, causando una serie di sintomi come l’alterazione del ritmo sonno-veglia, disturbi dell’attenzione e malessere generale. È importante quindi prestare attenzione a come gestire il jet lag nei bambini, specialmente quando si viaggia in paesi con fusi orari differenti. La Società Italiana di Infettivologia Pediatrica e la Società Italiana di Pediatria hanno pubblicato una guida utile per affrontare questi problemi e cercare di mitigare i sintomi del jet lag nei bambini.
Come aiutare i bambini ad affrontare il jet lag?
Il jet lag può essere un problema sia per gli adulti che per i bambini, ma tendenzialmente i più piccoli sembrano sopportarlo meglio, presentando sintomi più sfumati. Tuttavia, è importante regolare le ore del sonno e dei pasti subito dopo l’arrivo e, se possibile, già qualche giorno prima della partenza.
Ci sono diverse strategie per aiutare i bambini ad affrontare il jet lag: prima di partire, è consigliabile anticipare o posticipare l’addormentamento in base alla direzione del viaggio e favorire l’esposizione alla luce solare al mattino o alla sera. Inoltre, è possibile far dormire i bambini un po’ meno nei giorni precedenti alla partenza per facilitare il sonno in aereo e l’adattamento ai nuovi ritmi.
Durante il viaggio, è consigliabile far dormire i bambini seguendo gli orari dati dalle compagnie aeree, che di solito sono tarati sull’orario di destinazione. Una volta arrivati a destinazione, è importante evitare di dormire a lungo se si arriva di mattina, facendo fare ai bambini solo un breve sonnellino e poi uscendo.
Se si arriva di pomeriggio o in tarda serata, invece, si consiglia di resistere e adattarsi subito al nuovo orario, cercando di andare a letto il più tardi possibile per sincronizzarsi immediatamente con il nuovo orario. In ogni caso, è importante ascoltare i bisogni dei bambini e non forzarli a fare niente che non vogliano, cercando di rendere il viaggio il più confortevole possibile per loro.
Cosa fare se i bambini manifestano disturbi del sonno?
Il jet lag nei bambini può manifestarsi attraverso disturbi del sonno che possono compromettere il riposo e la qualità della vacanza per tutta la famiglia. Se il bambino si sveglia nel cuore della notte, può essere utile dargli qualcosa da mangiare, come un po’ di latte o uno snack, per aiutarlo a riaddormentarsi.
Tuttavia, è importante non pretendere che si riaddormentino a tutti i costi. Inoltre, previo parere positivo del pediatra, si possono somministrare ai bambini delle gocce di melatonina per facilitare l’addormentamento. Tuttavia, è preferibile adottare strategie comportamentali per gestire il jet lag nei bambini, come l’anticipazione o il posticipo dell’addormentamento nei giorni precedenti il viaggio, l’esposizione alla luce solare e il rispetto di orari e pasti adeguati. Se i disturbi del sonno persistono anche dopo alcuni giorni, è importante consultare un medico per trovare la soluzione migliore per il proprio bambino.
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