Finalmente ci siamo la nostra avventura in Mexico inizia qui : siamo arrivati a Playa del Carmen giusti giusti per una bella nanna, ma il Jet Lag da fuso orario è ancora vivo e ci ritroviamo a goderci una bellissima alba dalla verandina della nostra posada già pronti per il primo bagnetto fuori stagione. Sali sole sali.
Dovendoci fermare a Playa solo pochi giorni, per dormire (ci siamo orientati su una soluzione economica e vicino al Terminal degli autobus) la scelta è caduta sul Campeggio/Posada La Ruina niente di trascendentale ma con una buona vista sul mare. Per dormire Playa offre soluzioni di tutti i tipi e generi quindi non preoccupatevi di trovare una sistemazione.
Appena il sole scalda la sabbia ci lanciamo subito a fare il primo bagnetto, la spiaggia di Playa del Carmen è bella anche se un po’ troppo affollata e l’acqua è proprio come me l’aveva raccontata papà e cioè di un turchese che più turchese non si può. Non fermatevi vicino al molo ma proseguite verso nord dallo stabilimento balneare di El Tucan in poi è tutta un’altra spiaggia e anche gli hotel, le posade e le cabana che trovate qui hanno prezzi direttamente proporzionali (altissimi).
Naturalmente il sole dei caraibi scotta tantissimo e quindi dopo 10 minuti sono bello che cotto e mi riparo sotto la sabbia , mi raccomando dite alla vostra mamma di portarsi sempre una crema a protezione totale per le nostre pelli delicate i primi giorni sono veramente pericolosi e possono rovinare l’intero viaggio, quindi spalmate a volontà.
Anche la sete non è da sottovalutare e quei carrettini multicolori che vendono frutta fresca (anguria, cocco, ananas o melone e mango) ai bordi della spiaggia sono proprio un’attrazione e io corro da loro per fare un bel reintegro di liquidi e zuccheri (naturalmente dopo un accurato lavaggio con acqua potabile).
Alla fine della dissetata mi ritrovo come una testa di cocco a pensare e ripensare di come è bello stare in vacanza anziché chiuso tra le quattro mura dell’asilo per ripararsi dal nostro freddo inverno, l’unica cosa che mi manca sono gli amici che non vengono mai con noi ( le loro mamme dicono che all’estero si prendono tante malattie, anche se qualcosa non mi quadra perché qui a me sta passando anche la tosse che mi sono portato dall’Italia mentre molti dei miei amici rimasti a casa stanno continuamente combattendo con influenze e in certi casi polmoniti, ma si vede che queste non sono considerate malattie !!!!! ????).
All’improvviso una visione che mi fa passare ogni melanconia, un bel parco giochi proprio uguale a quello vicino casa mia. Qui faccio amicizia con Pedro e mi lancio subito in vorticose scalate alla casetta di legno.
Tornano i pescatori ed espongono il loro bottino, barracuda a volontà, mi sa tanto che non andrò mai a fare un bagnetto a largo.
Sarà le corse fatte al parco giochi e la vista di tutti quei bei pescioni ma inizia a salirmi un certo languorino allo stomaco, che sia ora della pappa ???? mammaaaa andiamo a mangiare?
Ed eccoci in uno degli innumerevoli ristorantini che si trovano tra la quinta avenida e il mare
Il Ristorante La Tarraya all’estremità di Calle 2 è uno dei pochi che serve buoni piatti di pesce a prezzi ancora ragionevoli e sia il pescione che ho preso io (accompagnato da tante papas fritte) che il pulpo (polipo) che ha preso papà e i calamares (calamari) e camarones (gamberi) di mamma sono veramente ottimi e gustosi.
Cosa altro dire di Playa del Carmen se non che è adatta a chi piace il movimento e la confusione (per la notte non perdetevi Capitan Tutix) e se proprio volete prenotare prima per essere sicuri del posto letto vi consigliamo La Posada Las Iguanas vicino alla bellissima spiaggia del El Tucan e alla fine della Quinta Avenida cuore pulsante di tutta Playa con i suoi tanti negozi e ristoranti per tutti i gusti
A presto Playa
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