Ben ritrovati a tutti da Jacopo; questa volta vi voglio raccontare un viaggio un po’ insolito, senza hotel, auto o aeroplani, ma con una casina di legno galleggiante detta anche MotoSailer. Non illudetevi, di vele se ne vedranno ben poche ma almeno la barca ha ampi spazi per il nostro scorrazzare giornaliero e per la tranquillità delle mamme che non devono controllare se siamo rimasti appesi a delle cime.
Si parte da Ancona con il velocissimo catamarano dello SNAV in direzione Spalato, l’attraversata (sia l’andata che il ritorno) è stata una vera delusione dato che anziché le 4 ore promesse vengono abbondantemente superate le 6, speriamo che si trattasse solamente di problemi tecnici provvisori come a noi riferito dal personale della nave.
Lo scenario scelto per la mia prima vera uscita in barca è quello delle splendide isole dalmate nella vicina Croazia. Il nostro contatto è stata l’agenzia croata Adriatic-Travel, ma molto buona è anche la Katarina-Line. Vi sono oltre 200 moto-sailer che vi attendono, con percorsi impostati o personalizzabili (se riempite la barca, occorrono dalle 20 alle 30 persone).
Il tragitto da me fotografato e consigliato:
1. da Spalato a Milna sull’isola di Brac
2. Jelsa sull’isola di Hvar (fate una sosta a Bol sull’isola di Brac, bella la spiaggia di Zlatni Rat)
3. Korcula sulla omonima isola, meravigliosa
4. Mljet splendida isola e Parco nazionale protetto
5. Hvar sulla omonima isola, la più vitale
6. Bol sull’isola di Brac (in programma c’era Vis, ma per vari motivi è saltata, ma voi andateci)
7. Supetar su Brac, ma come tappa finale vi consiglio l’isola di Solta per finire a Spalato
La nostra mitica barca, Moja Maya (il nome è dedicato alla figlia del capitano), è uno splendido moto-veliero, ma attenzione le 6 cabine sopra sono ottime (ma se siete in 3 cercate il quarto e prendete 2 cabine, il terzo letto a noi promesso c’era ma era come se non ci fosse) mentre le cabine sotto sono senza oblò e un po’ caldine, ma non tutte le barche sono uguali quindi fatevi descrivere bene la vostra prima di scegliere.
L’inizio del viaggio è caratterizzato dalla disputa tra Italia (noi) e Spagna ( 4 persone) per la conquista delle cabine migliori, visto che ad entrambi erano state promesse le cabine migliori, noi ci piazziamo in prua e lasciamo alla mamma l’onere di conquistare un posto al sole (per la cronaca la partita è stata vinta da noi, dato che erano le uniche triple esistenti, ma ci è costata molto cara visto che è saltata una possibile nuova amicizia).
La mattina dopo il tempo di svegliarsi e subito la prima vera emozione: l’arrivo in una baia per fare un bagnetto, mano a mano che ci si avvicinava a riva l’acqua diventava sempre più turchese e la sua trasparenza faceva pensare a tutto tranne che di essere sul mare Adriatico (peccato che da noi tutto ciò sia stato distrutto, un grazie particolare agli scarichi delle nostre stupende e produttive industrie, chissà se un giorno il Po ritornerà ad essere un fiume ???, per ora godiamoci le nostre coloratissime mucillagini).
La seconda emozione è quella di fare un bel tuffo dalla scaletta anche se vi devo confessare che un po’ di paura per l’acqua alta l’avevo, poi piano piano ho preso confidenza e mi sono allontanato dal mio trampolino di lancio. (se avete un gruppo con molti bambini, a noi purtroppo è andata male, chiedete sempre al capitano di trovare le calette con delle spiaggiole, può essere ancora più bello e divertente).
Ma anche a largo i giochi non mancano, provate a risalire in barca sulla cima di ormeggio, sembra facile. Oppure tuffatevi dal punto più alto della del ponte, la scarica di adrenalina è assicurata. La natura circostante è un vero e proprio paradiso tra odori di pino e canti di cicale si fanno dei bagni strepitosi e tra un bagno e l’altro ho finalmente imparato ad usare la maschera, devo ammettere che aveva ragione papà, il mondo sommerso è veramente meraviglioso. Il prossimo obbiettivo che vorrei raggiungere è quello di togliere i braccioli, ancora non mi sento sicuro ma per il prossimo anno oltre che iniziare le scuole vere (elementari) voglio imparare a nuotare come i pesciolini che vedevo sott’acqua.
Un’altra nuova esperienza-gioco che ho provato in Croazia è stata la pesca, anche se i risultati sono stati assai scarsi, il mio primo pesciolino da quanto era grosso sembrava l’esca, ma è stata ugualmente un emozione fantastica, poi mi sono accorto che la pesca è alquanto noiosa e ho lasciato la canna in mano a papà che come al solito non ha pescato nulla.
Naturalmente dopo il bagno tutti sul ponte a prendere il sole, oltre 100 mq. di spazio per distendersi o giocare (unico problema le donne che desiderose di una tintarella che le renda più belle, occupano velocemente tutti gli spazi, “potete sempre buttarle in acqua”, ma attenzione a non gettare anche la vostra mamma) un bacio e un saluto alle nostre compagne di viaggio : le simpaticissime bolognesi, le belle slovene, le focose spagnole e le ondeggianti marchigiane.
Nel tardo pomeriggio si raggiunge il porto di ormeggio e ci si dedica alla visita delle località, Korcula (nella foto) la città di Marco Polo, Jelsa e Hvar sono state le mie preferite, il loro centro storico è veramente delizioso, ma anche Bol con il suo trenino fino alla famosa spiaggia e la camminata dalla spiaggia al paese sono cose da non perdere. Carina Milna al contrario di Supetar al quanto deludente.
Nei pressi di Hvar non perdetevi l’isoletta di Palmizana (dove noi abbiamo dormito) dove meravigliose piante grasse fanno da contorno a spiaggette e baie con acqua cristallina (vedi foto) e per una sosta con la barca non dimenticate di farvi fermare nell’isola di Scedro proprio di fronte a Hvar.
Un discorso a parte merita l’isola di Mljet una vera perla nel mare. Parco nazionale protetto con al suo interno due laghi salati che danno l’impressione di essere in alta montagna. Si dice che sia l’isola dove Ulisse nel suo peregrinare incontrò la ninfa Calipso e vi rimase per 7 anni prigioniero delle tante bellezze naturali e umane.
I laghi salati sono uniti da un simpatico ponte dove la corrente (la sua direzione cambia più volte durante il giorno) ci permette un divertentissimo gioco d’acqua lasciandoci trascinare da una parte all’altra naturalmente senza alcun rischio. Per chi vuole altre attività non mancano canoe e biciclette per girare l’isola da parte a parte e per la pappa come la mettiamo ??? Non vi preoccupate la qualità del mare si riflette anche in tavola e le cenette di pesce che farete qui non ve le dimenticherete così presto (nella foto gli scampi alla Buzara che papà aveva preso per lui ma che mi sono pappati tutti io). Il pranzo e la colazione sono in barca, la cena nei ristorantini dei paesi di ormeggio o se volete risparmiare o siete a dieta fate un salto nei coloratissimi mercati di frutta.
La sera ci si ferma in uno dei bellissimi e caratteristici paesini delle isole e le barche (causa la mancanza di posti) ormeggiano una di fianco all’altra tra le urla dei capitani delle navi (solo la prima ormeggia sul molo), creando un simpatico passeggio serale dove non si capisce più chi ci sia nella tua barca e tu in che barca stia. Attenti a non cadere in acqua nel passare tra una barca e l’altra.
Dopo un bel saluto al sole che tramonta, cena e un bel giretto in paese poi tutti a guardare le stelle distesi sul ponte, il cielo da queste parti, grazie alle poche luci artificiali, è tutto un brillare di stelle e stelline e partendo dal grande carro è possibile iniziare ad imparare a riconoscere le tante costellazioni.
Naturalmente in mare gli imprevisti possono capitare e noi non siamo stati esenti da ciò, difatti la rottura pompa dell’acqua (per lavarci dovevamo adottare il metodo riportato nella foto) ci ha costretto a rinunciare alla visita della splendida isola di Vis, mentre l’isola di Lastovo che meritava ugualmente una visita era già fuori programma per mancanza di tempo.
La spiaggia di Spalato comoda per un ultimo bagno in attesa della nave che ci riporterà a casa, si trova a circa 500 metri dal porto prendono la strada opposta a quella del centro storico. Non potete perdervi due salti in acqua direttamente da tappeti elastici e scivoli posti in mare.
A Spalato ci siamo visti anche una bella regata che mi ha fatto venir voglia un bel giro delle isole tutto a vela, ma questo è un sogno che spero di realizzare il prossimo anno, quando il rischio di cadere in acqua sarà più basso.
Un bel ciao a tutti, alla prossima avventura.
ALCUNI CONSIGLI PER I GENITORI
Documenti: basta la carta d’identità valida per l’espatrio e la carta bianca per i bimbi
Cosa portare : Innanzi tutto usate gli zaini o delle valige non rigide, in barca gli spazi sono strettissimi e le cose rigide sono la peggiore soluzione che si posa utilizzare. L’abbigliamento riducetelo al minimo indispensabile, fortunatamente queste minicrociere non richiedono abiti da sera, vi consigliamo : pochissime magliette (se ve ne serve qualcuna gli ultimi giorni vi conviene l’acquisto in loco, così vi porterete a casa anche un ricordo) di pantaloni poi ne servono ancora meno dato che si gira quasi sempre in costume, mentre utili saranno tutte le attrezzature inerenti al mare quindi abbondate su pinne, maschere, materassini gonfiabili e tutto quello che vi viene in mente, se volete stare tranquilli per i bimbi portate anche un giubbettino salvagente non si sa mai (anche perché quelli in dotazione sono di solito solo per adulti).
Servizi: I bagni sono di solito decenti, ma se proprio non vi fidate, un bel bagno la mattina è meglio di una lavata di faccia. .
Le baie: Come accennato in precedenza, l’essere un gruppo con più bambini vi può aiutare a far si che le baie scelte per fare i bagni siano in prossimità di spiaggette (ve ne sono di bellissime e anche di sabbia bianca informatevi sulle guide “Croazia in barca” di Effemme Edizioni) e di convincere il capitano a mettere sempre in acqua il gommone di emergenza per permettere di raggiungere le spiagge senza fatica e rischio per i piccoli.
Siti internet visitati:
- Croazia.com
- Croazia.it
- Croatia.hr
- Croaziainfo.it
- Dalmacija.net
- BOL su Brac
- MLJET
- KORCULA
Trasporti:
Vi segnaliamo inoltre :
l’Ufficio di turismo Croato a Milano
Piazzale Cadorna, 9 Milano 20122
Tel. 02-86454497
Email enteturismocroato@eubia.it
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