Piervittorio e Marianna tra i castelli della Loira (Francia)

Piervittorio e Marianna tra i castelli della Loira (Francia)

Per Pasqua mamma e papà ci hanno portato a visitare i famosi Castelli della Loira, in Francia : ben nove in cinque giorni (papà ha giurato di non voler vedere più un altro castello in vita sua)
La mamma aiutata anche da un articolo di ViaMichelin, La Valle della Loira: la valle dei re ha organizzato il soggiorno in modo tale che i castelli potessero interessare anche noi piccoli. Siamo partiti con previsioni meteorologiche negative, che per nostra fortuna sono rimaste solo previsioni. La prima tappa ci ha visti al castello di Azay-le Rideau : piccolo ma delizioso, si specchia, con le sue torri, nelle acque del suo lago. Nel suo giardino abbiamo rincorso gli uccellini (come faremo in tutti i parchi che ci ospiteranno).

Dopo un giretto nel grazioso villaggio cresciuto intorno al castello, ci siamo sistemati nella nostra camera. Abbiamo dormito in due Chambres d’Hotes, nella zona di Tours a La Tourainiere e nella zona di Blois a Salamandres, strutture alberghiere a conduzione familiare, con poche camere, ma molto curate.

La mattina, dopo un’abbondante colazione a base di dolci e marmellate fatte in casa, prima di partire, abbiamo scorrazzato nel parco del castello scoprendovi un piccolo stagno abitato da gracchianti ranocchie questi spazi verdi nei castelli visitati o negli hotel che ci hanno ospitato sono ideali per noi bambini perchè oltre ad essere situati in campagna o centri molto piccoli, hanno ampi spazi all’aperto e animali che in città non si vedono (mucche, asini, ecc .)

Pronti, via: destinazione Ussè, il castello che, pare, abbia ispirato la favola della Bella addormentata nel bosco: a conferma di cio’, nella parte superiore del castello, sono allestite diverse stanze con manichini e oggetti che rappresentano lo svolgimento di detta favola.

Da Ussè, attraverso un paesaggio dolcemente ondulato, siamo arrivati a Villandry, splendido maniero rinascimentale, circondato da bellissimi giardini all’italiana, attraverso i cui vialetti, profumati e colorati, è stato gradevole passeggiare. In questo castello abbiamo anche pranzato: per noi abbiamo trovato menù allettanti, gustando cosí piatti diversi dai soliti hamburger e patatine, croce di mamma e papà. (Qualche dritta: Hotel restaurant du Parc a Huisseau/Cosson; La Cassolette a Montbazon, La Canterelle a Muides sur Loire.)

Il pomeriggio lo abbiamo dedicato alla visita di Amboise, e del Castello di Clos-Lucè. Per raggiungere il castello ci è toccato fare quasi una scalata; ma, in cima, siamo stati ripagati da una bellissima vista sulla valle della Loira e la città. Nel castello si trova la presunta tomba di Leonardo da Vinci e molte delle riproduzioni delle macchine da lui ideate.

Sulla strada per Blois, il giorno successivo, ci siamo fermati al castello di Chenonceaux, caratterizzato da una galleria lunga 60 metri che «cavalca» il fiume Cher. Nei suoi giardini alla francese c’è anche un labirinto nel quale ci siamo addentrati con papà per far spaventare la mamma e a dire il vero ci siamo riusciti molto bene. Come urlava la mamma.

A Blois, visita del « solito » castello (bellissima la sua scala esterna scolpita dalla quale la famiglia reale assisteva agli spettacoli tenuti nella corte) e cosa ben più gradita per noi piccoli, visita e spettacolo alla Maison de la Magie, ispirata alla figura di Robert-Houdin, dalle cui finestre, ogni mezz’ora, si affacciano le sei teste di un dragone.
Che paura ma che spasso allo stesso tempo !

Il 4° giorno ci siamo dedicati al più grande castello della Loira, Chambord : più di 400 stanze, 84 scale, 365 camini e un parco immenso : bellissimo.

A Cheverny, vero gioiellino, è stato bello visitare, tra l’altro, la sala dei trofei di caccia, e ammirare, nel canile, i quasi 70 beagles che, tutti insieme, facevano un piacevole chiasso, soprattutto all’ora della pappa.

Lasciato il Castello di Cheverny ci siamo avviati sulla via del ritorno a casa, deviazione verso Fontainebleau: grande residenza reale e tra i soggiorni favoriti dai sovrani. Attorno alla città una fantastica foresta di 20.000 ettari che ci ha fatto sentire quasi cacciatori.

Con quest’ ultimo castello è finita la nostra vacanza pasquale : quanto abbiamo camminato e corso, ma ne serbiamo memoria grazie anche ai numerosi libri che mamma e papà ci hanno regalato. Alla prossima…

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