L’impatto con Akumal è stato ottimo, splendido mare e splendida spiaggia
Qui avevamo programmato di fermarci qualche giorno per entrare con calma nel clima vacanziero e per questo ci eravamo orientati su un hotel comodo e carino . Già via internet avevamo contattato la gentilissima Maribel (svizzera-italiana) del Que Onda una splendida posada/ristorante (camere ed esterni sono di un gusto unico) vicino alla caleta Yalkù.e non lontano dalle spiaggie bianche di Akumal.
La posada ha un giardino tropicale e una piccola piscina che diventano subito i miei luoghi di gioco preferiti, mentre mio papà si gode subito l’amaca identica a quella che abbiamo in casa. Tutto sembra girare al meglio unica nota dolente è la spesa, i prezzi del Quintana Roo non sono più quelli di pochi anni fa, tutto è aumentato in maniera incredibile e Akumal è forse uno dei paesi più cari di tutta la costa.
La lingua universale del gioco mi permette subito di conoscere altri bimbi, poi Indu e Maribel che sono i simpaticissimi gestori del hotel mi hanno fatto conoscere subito i piccoli padroni di casa e con Dieghito, poco più grande di me, ho legato immediatamente e con i suoi giochi ci siamo divertiti moltissimo.
Indu è stato cosi carino con me, che mi ha perfino portato a vedere i delfini di Puerto Aventuras dove siamo andati a prendere i loro bimbi a scuola.
La favola della notte (i primi giorni del pomeriggio visto che alle 19 dormivamo già) mi veniva raccontata dalla mamma mentre il dondolio dell’amaca mi cullava come da piccolino e un cielo con tantissime stelle (molte, moltissime di più di quelle di casa mia) ci faceva da tetto, i sogni erano bellissimi. Buona notte Mexico.
Akumal in lingua Maya vuol dire rifugio delle tartarughe e proprio su Half Moon, una delle spiagge più belle, vengono a deporre le uova in settembre/ottobre mentre per ora si possono incontrare nella caletta di Yal Ku un rientro naturale del mare diventato un vero e proprio acquario, dove fare il bagno assieme a tantissime specie di pesci tropicali. (il parco è pubblico ma il terreno d’entrata è privato quindi dovete pagare una piccola somma di ingresso ma non ancora ai livelli di Xel-ha o Xcaret).
Ma la cosa più bella di Akumal è la spiaggia che troviamo sulla destra dell’entrata principale del paese, una lunga striscia bianca con tante palme per ripararsi dal sole e una barriera corallina ancora intatta a pochi metri da riva e se non vi basta prendete una barca e andate a vedere la barriera più a largo dove le onde si infrangono e il mare diventa abisso, qui potete incontrare di tutto e attenti al tiburòn.
A chi non basta le palme ci sono ottime tettoie fatte con foglie di palma per ripararsi dal cocente sole e un acqua smeraldina a cui non si può resistere, peccato che ogni tanto il papà mi faceva uscire dall’acqua, se fosse stato per me sarei uscito solo per andare a cena e poi a nanna. Per arrivare nelle diverse spiagge le soluzioni sono diverse : potete usare i piedi oppure le bici o se non volete faticare affittare una auto normale o le piccole e simpatiche car-golf, noi l’abbiamo presa un giorno e mi sono divertito moltissimo e per un tratto l’ho anche guidata sembrava di stare su una macchinina giocattolo. Bruumbrruurrrr.
Un escursione da non perdere è la visita alle grotte di Aktun Chen che si trovano a circa 4/5 km da Akumal. Una avventura magica attraverso fiumi sotterranei, stalagmiti e stalattiti di tutte le forme e colori. Inoltre sul finale si arriva ad un cenote sotterraneo di rara bellezza dove giochi di luce illuminano tutta la grotta creando riflessi incantevoli. (Entrata costosa ma ne vale la pena, andateci.)
Ti fanno indossare un simpatico caschetto alla BOB (ne hanno di tutte le misure anche per noi bimbi, non perché cada nulla ma più che altro per non farsi male se si batte la testa su qualche roccia) e via alla scoperta dei mostri sotterranei. All’inizio avevo un po’ paura, ma poi mano a mano che scoprivo quelle belle costruzioni naturali ci prendevo sempre più gusto.
Non finisce qui perché all’uscita delle grotte è possibile incontrare diversi animali tipici di questi luoghi, alcuni liberi come scimmie, pappagalli, cerbiatti o fagiani altri in gabbia come diversi tipi di roditori o dei bellissimi serpenti e questa per noi bambini e veramente un esperienza unica.
Nel parco di Aktun Chen abbiamo visto anche il bellissimo tucano, peccato che era chiuso in una gabbia troppo piccola per lui, spero che presto ritorni libero nella foresta
La nostra avventura ad Akumal è finita e il ricordo dei coralli ad albero o a ventaglio visti vicino alla riva rimarrà sempre in me.
Ancora un saluto carissimo a Indu, Maribel e i loro bimbi, ciaooooooooooooooooooooooo
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