Il Giro della Danimarca raccontato da Laura, Silvia e Giulia

Il Giro della Danimarca raccontato da Laura, Silvia e Giulia

Premessa: Si parte con la nostra SW un giorno di viaggio piovoso lungo le autostrade tedesche arrivando la sera a Hannover dove sostiamo per la notte in un B&B trovato su Internet.Questa soluzione di sistemazione varrà per tutti i nostri pernottamenti danesi.
La mattina seguente continuiamo fino ad Amburgo e Puttgarden dove c’imbarchiamo per la Danimarca. Dopo un’ora di traghetto sbarchiamo in territorio danese.

Accendiamo subito i fari che qui sono obbligatori anche di giorno e apprezziamo la comodità e la scorrevolezza delle autostrade danesi. Cercheremo di seguire, dove possibile, i percorsi “MARGHERITA”: strade indicate da cartelli rappresentanti questo fiore bianco su sfondo marrone, che indicano itinerari panoramici fuori dalle rotte ordinarie (sulle mappe danesi sono le strade segnalate in verde). E’ difficile perdersi ma la possibilità di “mancare” qualche deviazione è un classico di qualunque viaggio. Un’avvertenza:attenzione ai ciclisti agli incroci,sono sacri e sanno di esserlo.

Deviamo per l’isola di MON; la strada è molto suggestiva, immersa nei campi di grano con lo sfondo di un mare stupendo. Attraverso una comoda e lunga passerella di legno di oltre 400 gradini incassata tra il mare e le scogliere, si scende fino alla spiaggia per poter cosi ammirare questa meravigliosa scogliera di falesia alta più di 100 metri nella quale nidificano centinaia di rondinelle di mare. A noi bambine tremano le gambe per la fatica della discesa e passeggiamo lungo i ciottoli bianchi della battigia appagate dallo spettacolo offertoci dalle imponenti scogliere bianche.

Proseguiamo verso COPENHAGEN dove sostiamo cinque giorni.Siamo stati al parco di Tivoli, alla residenza della Regina con il cambio della guardia, abbiamo visitato la città vecchia e fatto un tour in barca sui canali dove abbiamo potuto vedere la famosa Sirenetta dal mare. La città è tutta da vedere ed è a misura di bambino come già raccontato dalla baby guida Jacopo.

Fuori città, abbiamo visitato l’ Experimentarium, un museo laboratorio vicino alla Tuborg molto interessante sia per i ragazzi che per gli adulti, Helsingor il castello d’Amleto che osserviamo solo dall’esterno causa un violento acquazzone, l’unico del nostro viaggio, il Danmarks Akvarium un “piccolo” ma completo acquario e il parco Klampenborg Dyrehaven, il parco di divertimenti più vecchio del mondo con duemila daini in libertà che percorrono tranquilli i boschi circostanti..

Riprendiamo il nostro viaggio destinazione ROSKILDE dove raggiungiamo il museo Vichingo. Molto interessante sia la gran sala dove sono esposte le navi, sia la sala colorata dove è possibile maneggiare oggetti e indossare abiti vichinghi su una nave ricostruita fedelmente. All’esterno si possono incontrare vari personaggi con costumi vichinghi. (questa nave l’abbiamo fatta noi).

Attraversiamo il nuovo spettacolare ponte di 18 km che collega l’isola di Sjaelland con Fyn ed infine siamo sulla penisola dello Jutland. Pernottiamo a RIBE, la città vichinga più vecchia della Danimarca. E’ uno splendido borgo antico, tenuto ottimamente, pieno di vita e con tanti fiori sulle finestre. La torre dell’orologio segna il mezzogiorno con un carillon di campane e il parco rilassante ha ponticelli, laghetti e ochette. Siamo riusciti a vedere alcuni caratteristici nidi di cicogne sui camini.(chissà se ci hanno portato loro dalla nostra mamma).

Il Viking Center è a due chilometri dalla città, dove è rivissuta la vita degli antichi vichinghi. Possiamo così visitare le capanne dove artigiani in costume dell’epoca fabbricano le spade, i forni, le collane, le stoviglie, ecc. Una stalla con mucche, cavalli e altri animali da fattoria attira come una calamita le bambine che si divertono ad accarezzare e nutrire tutti gli animali.

Osserviamo filare e tingere la lana, le tecniche di costruzione di una gran casa e in un settore le bambine possono costruire chiodi di legno di vari diametri.
Il gran finale però è un’esibizione di caccia di vari rapaci diretta da due istruttrici “vichinghe” che si conclude con l’affascinante picchiata di un falco.

Si sale verso nord, arriviamo ad AARHUS, che sarà la nostra base d’appoggio per la seconda settimana. Alloggiamo in una “seconda casa” che ci è affittata dal proprietario danese. E’ molto spaziosa, curatissima con un enorme giardino verde e qui riposiamo per un’intera giornata. Passeggiamo verso la vicina spiaggia sul mar Baltico, la sabbia è a granelli grossi e il mare incontaminato e scuro è solo per bagnanti scandinavi e cormorani.

Visitiamo Den Gamle By (la vecchia città), museo all’aperto composto da decine di case danesi originali o spostate lì per mostrare la vita delle città danesi dal ‘600 fino al tempo dei nostri nonni. Si possono vedere al lavoro il fabbro, le tessitrici, il ciclista, il fornaio, il farmacista, il banditore e tanti altri, visitare le loro case, i laboratori, i negozi: tutto rigorosamente dell’epoca.

La mattina seguente facciamo una lunga escursione in auto per vedere l’incontro del Mar del Nord con il Mar Baltico.
Oltrepassiamo Frederikshaven (dove si confezionano i bastoncini Findus) e superato l’abitato di SKAGEN, caratteristico paesino dalle case tutte molto basse, arriviamo alla punta sabbiosa della Danimarca dove si incontrano i due mari: lo Skagerrak mare del Nord e il Kattegat il mar Baltico.

Arriviamo, dopo un breve percorso sulla battigia, fino alla punta estrema dove ci fermiamo ad ammirare l’incontro delle onde provenienti da direzioni opposte.
Lo spettacolo è grandioso, il vento è leggero e il mare suscita in noi grandi emozioni.
Fotografiamo lo strano trattore con carro?passeggeri che fa la spola con il parcheggio, denominato “Sandormen”.

Siamo nel punto più a nord della Danimarca; da ora inizia la strada di riavvicinamento all’Italia.  Ritornando, arriviamo alla famosa duna mobile di Rabjerg Mjle: è un’enorme distesa di sabbia finissima che avanza nell’entroterra di 20 metri l’anno. Siamo parecchio stanchi ma ci togliamo le scarpe e ci arrampichiamo in cima alla duna.

Qui, con il solo rumore del fruscio del vento, possiamo vedere al di sotto il Mare del Nord e dalla parte opposta in lontananza il Mar Baltico. Scendiamo tutti rotoloni dalle dune e la stanchezza scompare nel pigro sole del lungo tramonto danese. Questo è il momento più bello del nostro viaggio, mentre le bambine s’inseguono e rotolano dalle dune noi ci sentiamo in sintonia col mondo.

Da Aarhus ci spostiamo ad ovest verso una regione ricca di laghi e boschi: la cittadina di SILKEBORG, la stupenda foresta di Rye Sonderskov, lussureggiante di querce, pini, faggi e betulle. Osserviamo lo spettacolo del lago affollato di barche a vela e il famoso battello a vapore ancora perfettamente funzionante che porta i turisti in tour.

Nel piccolo museo di Silkeborg è custodito il più famoso degli uomini preistorici ritrovati in ottimo stato di conservazione nelle torbiere danesi; il suo corpo ancora intatto nella bacheca, nel silenzio e nella penombra della sala, ci colpisce profondamente. Rientrando ad Aarhus notiamo che lungo la strada si incontrano tavole con prodotti della terra in vendita, ognuno col suo prezzo: si prende ciò che serve (fragole, patate, pomodori, ciliegie ecc.) e si lasciano i soldi sul tavolo.

Coast to coast, oggi si taglia orizzontalmente la penisola: andiamo a RINGKOBING sull’omonimo fiordo del mare del Nord. Graziosa cittadina e porto di mare. Acquistiamo qualche souvenir nel chiassoso ma simpatico mercato del centro. Spostandoci a sud lungo la litoranea costruita tra il mare e il fiordo, vediamo le vecchie case estive di cui il governo ha proibito da tempo la costruzione per evitare l’affollamento. Sono in legno e muratura, con il tetto di paglia e, onnipresente, la bandiera danese in giardino immancabili scorgiamo le decine di generatori di energia eolica che punteggiano tutto l’entroterra. Deviamo fino alla spiaggia frequentata da famiglie che prendono il sole o camminano cercando tra i ciottoli la preziosa ambra, infatti, questa zona è considerata uno dei migliori luoghi per il ritrovamento di resina fossile. Non ci tiriamo indietro, ci forniamo di bacchettoni e alla fine della giornata abbiamo una nostra collezione di piccoli pezzi di ambra come souvenir.

Ultima giornata, LEGOLAND. Oggi c’è poco da dire anzi al contrario ci sarebbe da raccontare moltissimo ma non bastano le pagine per descrivere e commentare tutto quello che si è visto e fatto all’interno del parco di Legoland. Si può solo dire che è molto bello e divertente per gli adulti mentre per i bambini e ragazzi è ancora meglio!

Buon viaggio e fateci sapere come è andata

Il ritorno in Italia è tutto di un fiato: Aarhus-Bolzano 1380 km in tredici ore e mezza. Si concludono così le due magiche settimane di luglio in Danimarca, il tempo si è rivelato ottimale con poco vento ed una sola giornata di pioggia.
Abbiamo apprezzato i sapori, le giornate lunghe e luminose, la grande tutela ed il rispetto per la natura e la rilassatezza con cui si vive nella terra d’Amleto.

Altri siti utili al viaggio :

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