I gemelli Victor ed Emiliano alla scoperta di Cuba

I gemelli Victor ed Emiliano alla scoperta di Cuba

Il 28 Dicembre faremo 2 anni e visto che mamma e papà sono viaggiatori incalliti, ma di quattrini ne hanno pochi, hanno pensato bene di partire il 19 Dicembre, così noi non paghiamo. Dicono che vogliono andare in un paese dove fa caldo, dove c’è il mare, dove la gente è allegra e ha fatto la rivoluzione. Ci mettiamo subito alla ricerca di questa posto e troviamo un’isoletta piccola piccola che poverina è schiacciata dal peso degl’ingombranti Stati Uniti d’America,  ma il suo nome CUBA ci ispira quindi accettiamo di partire.

Si prende l’aereo alle 7:00 da Falconara e si arriva all’Habana alle 21:00 (con sei ore di fuso orario in meno).
In aereo, visto che siamo due totalmente uguali, ci divertiamo a far vedere doppio ai passeggeri che hanno paura di volare.
Siamo arrivati, che stanchezza, ma ne valeva la pena, qui fa veramente caldo come dicevano mamma e papà.
Adesso, prima di ogni altra cosa, un pisolino ristoratore, poi via… alla scoperta dei ritmi cubani.

Dall’albergo dove alloggiamo, il Tropicoco di Playa del Este, il paesaggio è strepitoso: palme e mare a volontà, ma noi siamo arrivati sin qui per fare un bagnetto e allora cosa aspettiamo… via!!!

L’acqua è calda e limpidissima e giocare con le onde e la sabbia bianca è troppo divertente, inoltre il sole caraibico è quello che ci vuole per noi due, asmatici come il Che. La spiaggia non è lunga è bella come quella di Varadero o Cayo Largo, ma in compenso non vi è ne sovraffollamento ne confusione e certe spazi sono tutti per noi.

Dopo una prima giornata di bagni e sole, approfittiamo di un piccolo abbassamento della temperatura per fare la nostra prima escursione. Appena svegli mamma dice : “Oggi non si va al mare, tutti a prendere il  pullman (si può andare anche in Taxi per una spesa di 15$ per una distanza di circa 20 KM) per la nostra visita all’Habana.”

Il mare è burrascoso e una passeggiata sul Malecon (il lungo mare dell’Habana) è veramente incantevole, ma … attenzione a non fare una doccia salata! .
Nei giorni di sole tanti bimbi di Cuba si tuffano con ciambelline di ogni tipo e ruota.

Papà ha trovato un ristorantino carino ed economico, a due passi dalla suggestiva Plaza de Armas piena di bancarelle di libri usati. Dato che l’appetito non ci manca ordiniamo pollo in quantità. La scelta di ristoranti ora è ampia e ve ne sono per tutti i gusti.

Dopo pranzo continuiamo il nostro tour e ci fermiamo a Plaza Vieja per ammirare gli splendidi edifici coloniali recentemente ristrutturati. E una fontana dove rinfrescarsi dalla calura che aumenta di ora in ora. “mamma possiamo fare un bagnetto”

Le giornate all’Habana sono molto intense e dopo tanto camminare per la città, il rinfrescante noce-biberon di latte di cocco è proprio quello che ci vuole… ma anche un gelato dalla famosa Coppelia non ci sta male.

Tra i giorni passati al mare e quelli in giro per l’Habana, due settimane passano in fretta. Oggi è l’ultimo giorno di vacanza, anche papà sembra un po’ triste… ma non si può chiedere “Asilo” a Fidel?


Altri siti utili al viaggio tappa per tappa:

Periodo migliore: sia per un tour che per una vacanza al mare – nella stagione fresca, da fine novembre a metà aprile, e in particolare da metà febbraio.

Periodo peggiore: la stagione delle piogge, da maggio a ottobre, è più calda (32 gradi) e molto umida, con piogge frequenti e intense, soprattutto nel pomeriggio. Possibili uragani tra agosto e ottobre, in particolare sulla costa nord-orientale.

Abbigliamento: Abiti leggeri e comodi tutto l’anno; capi di cotone, varie T-shirt, sandali per camminare nell’acqua bassa sulla barriera corallina, occhiali da sole, un capello contro il sole, pareo per la spiaggia, un paio di golf per le serate fra dicembre e aprile.

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